Babalù/Ayè


E' un santo molto venerato, perchè governa il vaiolo, la lebbra, le malattie veneree e, in generale le affezioni della pelle. Il suo colore è il porpora vescovile e il suo numero è il 17. Protegge anche da embolie, paralisi, colera, problemi gastrici, cancrena (si dice anche dall'Aids) e altro ancora. I suoi messaggeri sono mosche e zanzare, perchè portano in giro le malattie.
Nel ballo arriva trascinandosi come un malato, avvolto su se stesso e, solo nel finale - dopo aver simulato una specie di rito di "limpieza" (pulizia)- si solleva da terra.
Viene sincretizzato con San Lazzaro.

Si festeggia il 17 dicembre e, quel giorno, all'Avana si può osservare la lunga processione di malati e parenti di infermi che si trascinano, si percuotono sino al suo santuario.